Si rinnova l'omaggio dei gelesi alla loro patrona, l'amatissima Maria Santissima d'Alemanna. La città si stringe accanto alla sua protettrice a ricordo del ritrovamento della sacra effige bizantina. La storia narra che, durante le incursioni saracene il XIV e XV secolo, l'icona fu sotterrata in una buca, nelle campagne della città; intorno al 1450, essa fu rinvenuta da un contadino e Maria proclamata patrona della città. I gelesi attribuiscono alla Vergine dell’Alemanna, la protezione dal terremoto del 1693 e dal bombardamento del 10 luglio 1943.
In un gremito luogo di culto, stamani, in Chiesa Madre, i fedeli hanno assistito al sacro rito officiato da Sua Eccellenza Monsignor Michele Pennisi, Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, con la celebrazione del sacro pontificale e la benedizione solenne al popolo gelese. Al termine del sacro rito, in piazza Umberto I, non si è svolto, il tradizionale spettacolo di gran salva di moschetteria e mortai.
Nel pomeriggio, alle 18.30, il Vicario Foraneo di Gela, Monsignor Grazio Alabiso guiderà la processione del simulacro, con i fedeli e i gruppi religiosi, al seguito del simulacro, sostando per le varie vie della città, in preghiera e meditazione. Il rientro è fissato per la mezzanotte. Subito dopo i fuochi d’artificio al lungomare.
fonte: G. Fiorelli (ilgiornaledigela)
